LA VISIONE CREATIVA "VIDEO ERGO SUM”



Un nuovo punto di vista nella presa di coscienza dell’immagine


Questo è il primo di tre articoli su LUCE in cui ho desiderato affrontare alcune riflessioni relative al significato che l’approccio neuroscientifico pone oggi in merito alla nostra conoscenza della visione dell’Arte e dell’Architettura, trattandosi di un ambito di ricerca strettamente connesso con la presenza della luce e al funzionamento del nostro cervello. Il primo tra questi tratta del rapporto tra l’osservatore e lo spazio. Un ambito molto dibattuto tra gli artisti, i filosofi e gli studiosi fin dai tempi dell’antichità. Il secondo si riferisce al ruolo che assume il movimento nella scena visiva, permettendo al cervello dell’osservatore di entrare in relazione con nuovi stimoli nella percezione visiva. Infine, l’ultimo rappresenta il tentativo di unire i primi due in una forma interpretativa che permetta di accedere a un livello di conoscenza dello spazio o dell’oggetto d’arte contemplato dove l’immersione nello spazio, unita alla variabilità dinamica della scena visiva, provoca una nuova conoscenza e coscienza delle realtà aprendo scenari affascinanti e stimolanti nel rapporto tra l’uomo e la sua dimensione di accrescimento culturale.

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THE “VIDEO ERGO SUM” CREATIVE VISION



A new point of view in the image awareness


This is the first article in a three-part series published on LUCE, in which I would like to share some reflections, which focuses on the meaning given today by neuroscience to our knowledge of the vision of Art and Architecture; it is a research area closely related to the presence of light and to the functioning of our brain. This first one deals with the relationship between the observer and space, which is a much debated topic among artists, philosophers and scholars since ancient times. The second homes in on the role played by movement in the visual scene, letting the observer’s brain to assimilate new stimuli in visual perception. Finally, in the third and last one I attempt to combine the first two in an interpretative form that allows you access to a knowledge of the observed space or art object, where the immersion in space, together with the dynamic changes of the visual scene, generates a new knowledge and awareness of reality, opening up fascinating and stimulating scenarios in the relationship between man and his cultural growth.

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