LO STIMOLO MAGICO DELL'IMMAGINE DINAMICA



Movimento e rivelazioni: gli ingredienti dell’interesse

Nel primo articolo (LUCE 340.2022, ndr) ho preso in considerazione gli aspetti che regolano, in senso generale, la visione statica dell’Arte e dello spazio architettonico e ne è emerso che alcuni fattori, rispetto ad altri, risultano di particolare importanza e significativi per spiegare la fenomenologia della percezione. Tra questi, appunto, la nostra posizione fisica che assumiamo nell’ambito fisico-spaziale in cui desideriamo sperimentare la scoperta, la conoscenza o semplicemente la fruizione diretta. Si tratta del punto di vista geometrico che correntemente vorremmo assumere come campo visivo più o meno adatto alla contemplazione. Al variare di questo varia la nostra capacità di focalizzare alcuni aspetti quali dettagli compositivi, colore e morfologia. Banalizzando, potremmo affermare che due osservatori contemplano lo stesso oggetto e questo appare loro quale medesimo ed unico ma solo nella loro immaginazione, dato che di fatto la ricostruzione visiva che ognuno genera nel proprio stato conscio è diversa, frutto dell’attivazione di circuiti neuronali personalizzati e non coincidenti generati dalla diversa angolazione visiva.

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THE MAGICAL STIMULUS OF DYNAMIC IMAGE



Movement and revelation: the ingredients of interest

In my first article (LUCE 340.2022, ed) I considered aspects that control to a certain degree the static vision of Art and architectural space, suggesting that some factors, compared to others, are especially critical and significant in explaining the phenomenology of perception. More precisely, they include the physical position that we assume in the physical and spatial context in which we want to experience discovery, knowledge or simply direct enjoyment. This is the geometrical point of view, more or less suitable for observation, which I would now like to assume as our visual field. At the same time as the latter varies, our ability to focus on certain aspects, such as compositional details, colour and morphology, will also vary. To put it in a simpler manner, it is possible to affirm that if two observers look at the same object it will appear one and the same to them; but in fact, it is true only in their imagination, since the visual reconstruction that each of them generates in his own conscious state is different, because it is the result of the activation of personalised and non-coincident neuronal circuits caused by different visual angles.

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