Mercoledì 26 ottobre è stata inaugurato il nuovo allestimento e illuminazione della nuova ala
Il progetto e la realizzazione dell’impianto di illuminazione per il completamento del
nuovo Museo Archeologico Nazionale di Verona si basa sul principio di armonizzazione
della duplice valenza del caratteristico spazio architettonico, da una parte, unita
ai contenuti espositivi dall’altra. Infatti, la caratteristica configurazione dei tre
bracci espositivi è dominata dalla presenza di suggestive arcate in laterizio disposte
in un’infilata prospettica che scandisce il ritmo e l’ampiezza degli spazi a loro volta
definiti da contenuti tematici circoscritti. La sezione dedicata all’età del ferro è legata
a reperti che spaziano da piccoli oggetti a ricostruzioni in scala di sepolture, elementi
ed utensili di vita quotidiana altri reperti di grande taglia quali dogli e forni. Come
nel primo lotto, il tema dell’illuminazione è articolato sulla collezione di reperti o
ricostruzioni fedeli in equilibrio con il valore ambientale dell’Architettura ospitante.
Il museo è concepito in un primo ambito introduttivo comprensivo di supporti multimediali
verso un crescendo cronologico delle età della preistoria e la protostoria in cui i
contenuti museologici sono articolati tra gli apparati didascalici e grafici e
l’esposizione dei reperti di varia natura. Le specificità dei materiali e dei colori di
rivestimento delle pareti conferiscono al museo una declinazione didascalica e al contempo
una continuità formale rispetto al lotto precedente.
The new layout and lighting of the new wing was inaugurated on Wednesday 26 October
The design and construction of the lighting system for the completion of the new
National Archaeological Museum of Verona is based on the principle of harmonizing the
dual value of the characteristic architectural space, on the one hand, combined with the
exhibition contents on the other. In fact, the characteristic configuration of the three
exhibition arms is dominated by the presence of suggestive brick arches arranged in a
perspective row that marks the rhythm and breadth of the spaces which are in turn defined
by circumscribed thematic contents. The section dedicated to the Iron Age is linked to
finds ranging from small objects to scale reconstructions of burials, elements and tools
of daily life and other large-sized finds such as dowels and ovens. As in the first lot,
the theme of lighting is articulated on the collection of artefacts or faithful
reconstructions in balance with the environmental value of the host Architecture.
The museum is conceived in an initial introductory area including multimedia supports
towards a chronological crescendo of the ages of prehistory and protohistory in which
the museological contents are articulated between the didactic and graphic apparatuses
and the exhibition of finds of various kinds. The specificity of the materials and colors
of the wall coverings give the museum a didactic declination and at the same time a formal
continuity with respect to the previous lot.