Intervista ad Alberto Pasetti Bombardella
Come Claude Monet scioglie il colore dal legame con il colore per intraprendere la strada
dell’astrazione, Alberto Pasetti Bombardella applica sistemi di illuminazione innovativi basati sulla
molteplicità percettiva.
A Venezia, l’architetto mette in luce l’interazione tra morfologia architettonica di Cà D’Oro con
l’impressione percettiva della sua riflessione nella laguna , grazie a un progetto d’illuminazione
straordinariamente “pittorico”, rivelatore di nuove narrazioni emotive, “leggibili” sulla facciata del
Palazzo. In questa intervista scopriamo come è stato possibile e perché questo progetto diventerà
paradigma di un nuovo approccio luministico- percettivo –spaziale che ha modificato la percezione di
ciò che si vede attraverso la luce riflessa nell’acqua.
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Interview with Alberto Pasetti Bombardella
Like Claude Monet, he releases color from its bond with color to take the path
of abstraction, Alberto Pasetti Bombardella applies innovative lighting systems based on
perceptive multiplicity.
In Venice, the architect highlights the interaction between the architectural morphology of Cà D'Oro with
the perceptive impression of his reflection in the lagoon, thanks to a lighting project
extraordinarily "pictorial", revealing new emotional narratives, "readable" on the facade of the
Building. In this interview we find out how it was possible and why this project will become
paradigm of a new luministic-perceptive-spatial approach that has modified the perception of
what is seen through the light reflected in the water.
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