Nuova luce nella Scuola Dalmata, Carpaccio torna a risplendere


Anno:2023

Committente: Scuola Dalmata dei Santi Giorgio e Trifone

Località: Venezia

Fornitura tecnica: Aggio light proiettori customizzati, formalighting apparecchi di serie

Installazione: Bieffezeta srl

Digital control: Casambi

Immagini: Studio Pasetti

Photo: Studio Pasetti




Il progetto di riqualificazione del sistema di illuminazione della veneziana Scuola Dalmata parte dal presupposto che nel corso degli anni le tecnologie siano cambiate seguendo un'evoluzione che ha comportato un aumento qualitativo generale.
La miglioria riguarda sia le sorgenti luminose che la funzione di gestione e di controllo.
Infatti, con le nuove sorgenti a LED di ultima generazione il grande beneficio risiede nell'avere raggiunto livelli di resa cromatica prima ritenuti impensabili con sorgenti luminose a basso consumo energetico.
Analogamente, per quanto riguarda la regia delle regolazioni e la qualità dei puntamenti l'offerta tecnica ha raggiunto livelli di eccellenza. In particolare per la sala terrena il ciclo del Carpaccio beneficia, con il nuovo progetto, di un incremento della qualità spettrale del flusso luminoso.
In tal senso, su richiesta dei visitatori è possibile attivare il programma contemplativo che riporta a valori normali l'interno impianto dopo circa 15 min.
Tale tecnologia è resa possibile da componenti elettronici regolabili in frequenza bluetooth che sono dissimulati a fianco dei proiettori all'interno delle corone dorate delle piantane storiche di fine settecento. Sono proprio questi apparati che definiscono l'unicità delle scelte progettuali. Infatti, ogni telero è valorizzato da un proiettore completamente ingegnerizzato che non esiste sul mercato. I singoli proiettori sono definiti da una geometria piramidale che tende a convogliare il flusso entro la superficie del singolo dipinto, a sua volta definito da dimensioni in larghezza variabili da un'opera all'altra.
In aggiunta, alcuni proiettori profilatori di serie sono stati posizionati per gli effetti di compensazione su porzioni più ombreggiate delle opere o per focalizzare singole opere isolate quali la pala d'altare o le opere sulla parete d'ingresso.
Complessivamente il nuovo sistema di illuminazione sostenibile si configura come una scacchiera in grado di prefigurare delle regolazioni differenziali, a piacimento, ma soprattutto per restituire una visione che permetta una contemplazione equilibrata e più ricca di contenuti esperienziali.
Di fatto La Scuola Dalmata non costituisce un museo ma offre ai visitatori un luogo spirituale di rara bellezza per la scoperta e la conoscenza di un patrimonio culturale unico nel suo genere.



NOTE TECNICHE

A piano terra l'impostazione distributiva unisce le tre tipologie di fasci luminosi: le proiezioni customizzate piramidali verso le opere perimetrali, quelle verso il soffitto e infine le proiezioni geometriche tramite profilatori per effetti circoscritti sulle opere.
Le sorgenti a LED ex-novo sono caratterizzate da un'elevata resa cromatica CRI >97 con un valore di R9 superiore a 95, temperatura di colore pari a 3000 K. Dal sistema distributivo planimetrico emerge il diverso allineamento delle due piantane verso l'altare (più vicine tra loro), pertanto è previsto un contributo luminoso di compensazione a partire dalle piantane nella seconda fila per mezzo di profilatori di piccola taglia, ad alta efficienza luminosa.
Al primo piano, la pala d'altare e le due opere su tavola laterali del Vivarini, sono valorizzate attraverso apparecchi lineari ellittici, completamente occultati al visitatore, per l'effetto di una semi-radenza, oltre ad una compensazione frontale diffusa sulla pala ottenuta da una piantana progettata ex-novo appositamente.






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